lunedì 18 marzo 2013

Il mio 21 dicembre...con buona pace dei Maya

Era il 21 di dicembre ed io, al sesto annuncio di gravidanza in 11 giorni di calendario (per lo più seconde gravidanze), non aspettavo che l'avverarsi della profezia Maya. Tutti erano rimasti incinti mentre io stavo perdendo il mio bambino (perchè per me, benchè fossi solo a 8 settimane, era già il mio bambino).

Era il 21 di dicembre ed io aspettavo il ciclo per sottopormi all'isteroscopia, così avremmo finalmente svelato il mistero del setto/sella visti tramite normale ecografia dal vecchio ginecologo, ma non visto dalla sonoisterosalpingografia.

Era il 21 di dicembre, ma io non avevo avuto il solito spotting preciclo.

Era il 21 di dicembre, un venerdì, e io avevo appuntamento dal dentista per l'igiene.

Era il 21 di dicembre e non so per quale motivo, ho comprato un test di gravidanza (ad un giorno dal presunto arrivo del ciclo, perchè non avevo controllato nulla quel mese), ci ho fatto pipì sopra e, talmente tanto abituata ai negativi, l'ho appoggiato senza nemmeno farci troppo caso. Tempo di alzarmi dal wc però...c'erano LE due lineette. Mi infilo in borsa il test e vado dal dentista, prima però mi fermo in farmacia per comprare un altro test...mi sono comportata come una pazza, ho chiesto alla farmacista se anche lei vedeva le due lineette...
Sono andata dal dentista, sono andata in tabaccheria ed ho acquistato un sacchettino colorato, tornata a casa ho scartato anche l'altro test e l'ho rifatto: di nuovo LE due lineette.

Ero ancora a casa da sola e così ho impacchettato uno dei test e l'ho appoggiato sul tavolo della sala da pranzo. Ho mandato un sms al mio ginecologo dicendogli che avevo fatto due test ed erano positivi, che ne avrei comunque fatto un altro la mattina dopo, volevo sapere se dovevo mettere il progesterone. Lui ha immediatamente risposto: "che meraviglioso regalo di Natale!". Ed ha ragione, perchè io lo so che è stato il regalo di Natale che il mio angioletto ha voluto fare alla sua mamma e al suo papà!!

Così mi sono messa ai fornelli, con la voglia di urlare al mondo che c'era di nuovo una vita vogliosa di crescere dentro di me. Ho aspettato che rincasasse il mio compagno che, curioso come un gatto, si è subito accorto del pacchettino rosso sul tavolo. Gli ho detto che era un anticipo del regalo di Natale e così lo ha scartato...

Nessuno dei due ci poteva credere, così la mattina dopo mi sono alzata all'alba (e chi riusciva a dormire?) per rifare il test: ovviamente positivo.

Il ginecologo ha voluto che facessi l'esame delle BHCG, siccome eravamo in ferie, siamo andati insieme in un centro privato...erano così alte che temevo fossero gemelli. Poi le ho ridosate e la crescita era perfetta.

Senza dire niente a nessuno, il 10 gennaio siamo andati a fare la prima ecografia, ed abbiamo visto un puntino di 6mm che pulsava, pulsava, pulsava...Due giorni dopo sono tornata dal ginecologo per il certificato della gravidanza a rischio (visto il precedente, visti il 60km di strade di campagna che mi facevo quotidianamente per recarmi al lavoro, vista la sospetta malformazione all'utero per cui ci hanno fin da subito preparati all'eventualità di aborto tardivo, parto prematuro, cerchiaggio, nella migliore delle ipotesi) e ho rifatto l'ecografia, era già cresciuto di 1,5 mm!

Le prime settimane, non lo nego, in casa la tensione si tagliava con il coltello, non parlavamo della gravidanza (anche se le mie nausee erano sempre presenti): forse troppo spaventati. Ho passato praticamente due mesi e più sul divano, con la paura quasi di respirare.

Essendo a casa dal lavoro, ho dovuto poi dirlo ai miei genitori: temevo che andando a fare un prelievo in banca gli facessero le congratulazioni!

Oggi siamo a 16 settimane + 1 giorno, lo abbiamo detto ormai a tutti, anche perchè la pancia non si può più nascondere ormai...e piano piano stiamo iniziando a crederci anche noi.

Io lo so che è stato il mio angioletto da lassù, e lo ringrazio ogni sera, raccomandandomi di proteggerci e di non fare il birbante (eravamo convinti fosse un maschietto) là, tra le nuvole del cielo.

domenica 9 dicembre 2012

Riflessioni di una domenica mattina

Sono qui, sul divano da sola e rifletto.

Questo weekend è stato un incubo, non solo perchè siamo entrambi malaticci, non perchè non abbiamo potuto fare le maratone nei giorni giusti (e sì che questo mi fa inc#####e un bel po'), me perchè si è scatenato l'inferno nella mia mente.

Ho perso la bussola, di nuovo. Pensavo, mi ero illusa forse, di aver recuperato un certo equilibrio dopo l'aborto, invece no...venerdì sera ho iniziato a piangere come una scema, dal nulla solo perchè pensavo che stavo perdendo un altro mese di tentativi per rimanere incinta. E ho fatto l'offesa tutto il weekend con il mio compagno, nemmeno fosse colpa sua se si è ammalato (che a dire il vero sono stata io ad attaccargli tutto).
Se ripenso a ieri, ai pensieri che ho fatto, mi sembra di vedere un vortice di follia girare nella mia testa.

Devo capire da dove nasce questa che ormai è diventata un'ossessione, non più una ricerca. Perchè?

Ma lo voglio veramente questo figlio? Lo voglio perchè è un reale desiderio mio, o perchè sono le convenzioni sociali ad impormi di volerlo?

L'ossessione nasce da un senso di fallimento e inadeguatezza che sto provando. Ovviamente tutto questo è frutto della società in cui vivo, in cui si da per scontato che verso i 30 anni (e fra pochi mesi per me saranno 34) una donna "normale" metta al mondo un figlio. A dire il vero molte persone che conosco sono già al secondo. Fallimento dei miei progetti, quei sogni che si fanno da piccola: " a 30 anni sarò già sposata e con un figlio". Ne ho 33 e non sono nè moglie, nè madre.

Ho fatto due anni di psicoterapia per superare questo ostacolo mentale, evidentemente ho superato il lato coniugale, ma non quello materno. Forse è il caso che riprenda le sedute.

Continuanado questo elenco sconclusionato di cause e concause, metto il pezzo da novanta: il lavoro.
Faccio un lavoro che non mi piace per niente, in questi anni (sei) me lo sono tenuto stretto un po' per le pressioni di mio padre (lavoro sicuro, posto fisso, buono stipendio...) e un po' perchè pensavo che un giorno, quando sarei diventata mamma, mi avrebbero fatto comodo gli orari e avrei potutto ottenere con maggior facilità un part time. E in questi ultimi mesi non ho mai osato mandare via domande di assunzione perchè pensavo: e se poi rimango incinta subito? non ci faccio una bella figura, meglio aspettare...
Ora che gli anni passano e il figlio non arriva, mi rendo conto di aver tenuto la mia vita in stand by in attesa di qualcosa che non so se mai arriverà, e mi sto perdendo, invece, ciò che c'è.
Non so se mi sono spiegata...


Mi ha fatto bene ammettere con me stessa tutto questo, ora non mi resta che riflettere..

sabato 8 dicembre 2012

Quando si dice sfortuna...

Si pensa a noi!

Bene, non più tardi di lunedì scorso ho telefonato al nuovo ginecologo dicendogli che avevamo deciso di rinviare l'isteroscopia, per tentare con l'ovulazione di questo mese...rimaniamo d'accordo di sentirci a gennaio, dopo il ciclo.

Facciamo progetti bellicosi, iniziamo i tentativi e poi...e poi io tra oggi e domani ovulerò e lui ha l'influenza...

Non ci sono parole. Ho capito che questo 2012 non vuole redimersi, questo natale lo passeremo inesorabilmente soli...

Iniziamo a sperare nel 2013?

E poi mi chiedono perchè non vedo l'ora che finisca questo anno bisesto...ma il bilancio dell'anno lo farò più avanti: sto già preparando la lista.

mercoledì 5 dicembre 2012

Ti aspetterò...

e prima o poi
arriverai senza nemmeno far rumore
ti sentirò
e resterai

Ascolto e riascolto questa canzone in questi giorni. In principio non riuscivo a superare questi versi senza piangere, senza essere strozzata da un nodo in gola che impediva al fiato e alla voce di uscire.

Ho smesso di ascoltarla. Non sono ancora pronta.

Ma so che il mio Angioletto mi è accanto. Ti vorrei ringraziare, cucciolo mio, per aver fatto sì che il tuo papà mi chiedesse di posticipare l'intervento "per vedere se questo 2012 vuole rifarsi in extremis" come ha detto lui. E così ci stiamo impegnando in questi giorni...ce lo mandi un fratellino per Natale piccolo Amore?

Sono stata dall'angiologo ieri, per tentare di capire perchè le cose siano andate così. Tre ore di permesso in ufficio, un'ora di anticamera...due chiacchiere e un niente di fatto. Ha detto che me ne devo fare una ragione, che trattandosi di "un solo" episodio di aborto non ritiene necessario farmi fare ulteriori accertamenti su una mia eventuale problematica trombotica, che anzi, se me li facesse fare, avrebbe fatto un torto a me e alla comunità...questa poi...per fortuna almeno ho pagato poco di ticket!

Temo non scopriremo mai cosa sia successo e perchè, semplicemente andremo avanti come abbiamo fatto e stiamo facendo, sperando che un giorno tu voglia mandarci un fratellino o una sorellina cui potrai fare scherzi e che proteggerai dalla stella su cui abiti adesso.

Buona notte amore mio.

Ti amo,

Mamma,

domenica 25 novembre 2012

Lettera al mio bambino mai nato


Ciao piccolo amore mio,

mi manchi sai?

Mi manca l'idea di te nel mio ventre, mi manca la sensazione di calore che mi davi, mi manca quella gioia che avevi diffuso per casa.
Io e il tuo papà ti avevamo cercato tanto, per così tanto tempo, che quando ti abbiamo scoperto...quasi non ci credevamo.
Ricordo esattamente la sensazione che ho provato nello scoprire la tua sileziosa presenza tra di noi: una gioia indescrivibile, un'emozione unica, quasi l'estasi.
Dopo averti visto, non facevo altro che guardare le tue foto immaginando i tuoi occhi, sperando che i tuoi capelli fossero stati come i miei e non come quelli di papà...
In macchina, un sabato mattina, abbiamo elencato le lettere dell'alfabeto e per ognuna dicevamo tutti i nomi che ci venivano in mente, cercando quello più adatto per te. Il tuo papà era convinto che saresti stato un maschietto.
Anche i nonni erano felici e non vedevano l'ora di conoscerti.
Avevo smesso di fumare, non riuscivo più a mangiare il pesce, non mangivao prosciutto e avevo sempre bruciore di stomaco la mattina...ma niente di tutto ciò mi pesava, perchè tu eri con me.
Poi, sempre in silenzio, hai deciso di volare via. Dimmi, perchè Amore mio?
Perchè non sei rimasto aggrappato a me? Perchè hai preferito volare nel cielo, tra le stelle?
E' forse stata colpa mia?
Io ti avrei amato più di ogni altra cosa al mondo, ti avrei cresciuto tenendo la tua piccola mano, avrei cercato di insegnarti a camminare lungo il sentiero di questa strana vita...quella vita che ti ho dato, troppo breve.
Volevo però ringraziarti.
Grazie Amore mio per averci resi genitori, seppur per poche settimane.
Grazie Amore mio per averci fatto provare emozioni uniche e irripetibili.
In pochi comprendono quello che provo.
Mi dicono che probabilmente eri malato, ma io ti avrei amato lo stesso.
Mi dicono che sono cose che capitano e devo andare avanti, perchè la vita continua, ma il mio pensiero ritorna sempre a te e al pezzetto di me che ti sei portato via. Tienilo stretto, è un pezzettino della tua mamma, è un regalo che ti ho fatto per farti sapere quanto ti ho amato, seppure per così poco tempo.
Martedì saranno due mesi senza di te, mi sembra tutto così irreale, sempre troppo vicino nel tempo, come se fosse ieri.
Amore mio dolce, vai a cercare il tuo fratellino e mandacelo quaggiù...fallo restare con noi, so che prima o poi lo farai stella mia.
E ora canta, corri, gioca e stringi forte forte il nonno E.!

Ti amo tanto,

Mamma.